Giovedì 6 febbraio come è ormai da tradizione a Carnevale, Bicciolano e la Bella Majin hanno fatto la loro comparsa nella sede di 50&Più Vercelli.
I due sono le maschere tradizionali della città, e come spesso accade, sono ispirate a fatti storici. Carlin Belletti, detto Bicciolano si ribellò, alla fine del 1700, alle tasse imposte al popolo, finendo prigioniero nel castello d’Ivrea. Tornato libero divenne un simbolo di libertà e giustizia, tanto che nel 1809, mentre a Vercelli dominavano i francesi, un burattino prese il suo soprannome. Nei suoi spettacoli questi si lanciava contro le ingiustizie e i potenti al grido di “Libertè – Fraternitè – Egalitè… lur an carosa e nui a pé” (loro in carrozza e noi a piedi). La Bela Majin è sua moglie.
La coppia durante il carnevale, fa visita alle istituzioni, a scuole, ospedali, case di riposo, promuovendo ideali di giustizia sociale e aiuto al prossimo.
Arrivati alla 50&Più vercellese hanno ricevuto una calda accoglienza dai soci intervenuti. Oltre a consegnare uno splendido mazzo di fiori alla Bella Majin e alla presenza dei fotografi, giornalisti e rappresentanti del Comune alcuni rappresentanti del Consiglio hanno illustrato gli scopi e i servizi della 50&Più.
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