Tra gennaio e febbraio 50&Più Pisa ha offerto ai soci un programma ricco di appuntamenti. Tante le iniziative turistiche e culturali con momenti conviviali in cui stare insieme.
Conferenze
L’anno è iniziato con la conferenza Invecchiare si può… farlo bene è meglio il 26 gennaio nella sala conferenze “I Praticelli”. Nel corso dell’incontro Carla Ramacciotti, docente dell’Università di Pisa, psichiatra, psicoterapeuta e scrittrice, ha fornito dei suggerimenti per aggiungere questo invidiabile obiettivo. La Ramacciotti ha anche curato il volume Scusate il disturbo, una raccolta di scritti che narrano alcune patologie psichiche facendole interpretare a dei pazienti tipici. Ha presentare l’evento alla sala gremita il presidente 50&Più Pisa Franco Benedetti.
Il 1° febbraio, presso la gipsoteca dell’università, l’incontro con la professoressa Marianella Paglianti è stata l’introduzione invece per le visite alle mostre previste in giorni successivi. Un modo per poter apprezzare al meglio le due mete successive, la mostra su Avanguardie del Novecento a Palazzo Blu di Pisa e quella su Antonio Canova e il neoclassicismo alla Cavallerizza di Lucca.
Mostre
La visita a Palazzo Blu, organizzata in più gruppi per l’alto numero di adesioni, con guide professionali, ha consentito ai presenti di apprezzare pienamente le opere provenienti dal Museum of Arts di Filadelfia, famoso anche per la sequenza degli allenamenti sulla scalinata di “Rocky” Balboa. Una popolarità mediatica che, fortunatamente e opportunamente, ha incrementato il numero dei visitatori del museo e dei suoi tesori. A Lucca, invece, nella mostra dedicata a Canova, i partecipanti hanno potuto ammirare esempi mirabili della sua arte e della sua tecnica. Nelle opere di Canova come in quelle degli altri artisti esposti è evidente l’ispirazione ai grandi canoni della classicità e la ricerca della bellezza.
Al termine, dopo il pranzo da “Giulio in pelleria” per apprezzare la gastronomia lucchese, il gruppo di soci pisani ha completato la giornata con il tour dei sotterranei delle mura cittadine e una sosta alla chiesa di san Martino dove si trova il sarcofago di Ilaria del Carretto.
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