Continuano le gite di 50&Più Pisa alla scoperta dei tesori culturali offerti dalla provincia toscana. Questa volta la meta prescelta è stata la Certosa di Calci. Il maestoso complesso monumentale Barocco ospita due musei, quello della Certosa e quello di Storia Naturale dell’Università di Pisa, collocati in aree contigue ma distinte dal monastero.
Museo di Storia Naturale
La giornata ha avuto così inizio al Museo di Storia Naturale, nei locali destinati un tempo alla quotidianità del lavoro in Certosa. Nel suggestivo itinerario, in un continuum di saliscendi per magazzini, spazi dell’antico frantoio e della falegnameria sino alle cantine, i soci hanno potuto visitare le collezioni del Museo. La vasta esposizione offre un grande disegno complessivo dell’evoluzione, cogliendo anche gli aspetti più spettacolari e accattivanti del mondo della natura.
Dopo la suggestiva sala “La Terra tra mito e scienza”, dedicata all’origine della terra e della vita, la “sala della biodiversità” ha introdotto il gruppo alla scoperta della fauna dei diversi continenti con un percorso espositivo di grande impatto visivo.
Da ricordare inoltre la sala dell’evoluzione degli uccelli con le sue teche affollate di volatili e l’acquario, con esemplari viventi da tutto il mondo. Al termine l’austera galleria storica del museo, testimonianza della passione e del lavoro dei grandi studiosi succedutisi all’Università di Pisa.
Museo della Certosa
La guida Alessandra Antonelli ha poi proseguito la visita illustrando ai soci anche il Museo della Certosa. Li ha così introdotti alla vita quotidiana del monaci, fatta di rigore, meditazione e contemplazione, in ambienti che ancora oggi stupiscono per sfarzo, magnificenza e splendore dei decori.
La visita è partita dall’ampia corte d’onore di fronte al santuario, cuore della Certosa. L’interno della chiesa è decorato con grandi affreschi e stalli lignei destinati ai monaci, con la tipica parete intarsiata che separava la zona dei padri da quella dei conversi. Dalla sagrestia poi il gruppo proseguito visitando le numerose cappelle per la celebrazione della messa individuale da parte dei padri. Da qui infine il passaggio nel monastero vero e proprio, con il monumentale chiostro grande, le celle, la cappella del capitolo per le riunioni dei padri, il grande refettorio e la ricca foresteria per le visite del granduca, decorata con stucchi e affreschi.
Il gruppo 50&Più Pisa ha concluso quindi l’intensa mattinata dedicata alle Certosa con un ricco pranzo al ristorante “Pozzo di San Vito” di Calci.
Info: 05025196 – enasco.pi@enasco.it – www.spazio50.org/pisa