Finale “col botto” sabato 22 ottobre per la 6° edizione di Lezioni di Cinema. Una grande affluenza e tanta partecipazione di pubblico ha premiato la Lezione Maratona finale I grandi capolavori della letteratura al cinema.
L’evento, iniziato nel primo pomeriggio, si è poi protratto, dopo la pausa per la cena, fino a tarda sera quando la clessidra, che scandiva i tempi degli interventi dei relatori, compiva il suo ultimo giro.
Sono stati otto i bravissimi relatori che si sono alternati sul palco con interventi di mezz’ora ciascuno per parlare dei grandi classici della letteratura portati sul grande schermo. Ha iniziato Vita Maria Nicolosi con “Ragione e sentimento”, poi Marco Bruciati con “Zazie nel metrò” e Michele Cecchini con “Jules e Jim”. Dopo la pausa hanno proseguito Federico Lenzi con ”L’isola di Arturo” e Paolo Cotza con il “Buio oltre la siepe”. In serata il dibattito si è incentrato sulla fedeltà verso il testo che deve avere, o non avere, nella trasposizione cinematografica. A parlarne Giovanni Ricci, il quale si è soffermato sul “Decameron”, Massimo Ghirlanda sulle “Avventure di Pinocchio” e Leonardo Moggi su “David Copperfield”.
Tra i partecipanti anche diversi alunni dell’Istituto Tecnico Vespucci-Colombo e del Liceo Cecioni, che hanno ricevuto un attestato di partecipazione. Molta soddisfazione sull’andamento della manifestazione ha espresso Gianfranco Panariello, consigliere 50&Più Livorno e coordinatore della rassegna.
Prossime iniziative
Massimo Ghirlanda del Centro Studi Commedia all’Italiana e ideatore delle Lezioni ha dichiarato che la continuazione ideale di queste lezioni sarà il progetto Cinema a colazione. Questa nuova iniziativa di 50&Più Livorno è partita la mattina del 23 ottobre al Cinema 4 Mori con la versione restaurata del film “Vampyr” (1932) di Dreyer. Un’occasione per stare insieme e vedere integralmente alcuni capolavori del passato, attività che può essere fatta solo nel buio di una sala cinematografica.
Info: 0586881128 – 0586898276 – enasco.li@enasco.it – www.spazio50.org/livorno