50&Più Genova organizza per giovedì 13 marzo l’incontro Il caso Milena Sutter: i fatti e la memoria con il giornalista Graziano Cetara alle ore 15.00 presso il Circolo Unificato dell’Esercito, in Via San Vincenzo 68.
Graziano Cetara, giornalista de “Il Secolo XIX” è anche autore del libro “Milena Sutter. Verità e misteri sul delitto del biondino della Spider Rossa” (Minerva Edizioni) e approfondirà con i soci quello che fu uno dei fatti di cronaca nera più eclatanti degli anni ’70.
Milena Sutter, rapita a Genova il 6 maggio 1971, era la figlia tredicenne del re della cera per pavimenti. Fu un caso che colpì fortemente l’opinione pubblica, anche per il suo tragico epilogo, avvenuto il 20 maggio con il ritrovamento in mare del corpo di Milena, strangolata e poi lasciata affondare. Per questo delitto fu condannato all’ergastolo Lorenzo Bozano, “il biondino della Spider rossa”, come venne soprannominato dalle cronache del tempo.
Le testimonianze
«L’omicidio di Milena Sutter – racconta Cetara – ha segnato la storia di un’epoca, sconvolgendo un paese agli esordi degli anni di piombo. Tutti i genovesi e non solo, che erano figli o genitori all’epoca e ora sono diventati a loro volta genitori e nonni, ricordano sulla propria pelle il senso di smarrimento generato da quella tragedia. Un fatto di sangue di oltre cinquant’anni fa, solo apparentemente lontano nel tempo, ma che, come ho raccontato nel mio libro, aveva ancora aspetti inediti da svelare ed elementi di stringente attualità su cui interrogarsi». Il giornalista ha raccolto 50 anni dopo la tragica vicenda, la prima testimonianza di Flora Sutter, mamma di Milena, che in tutti questi anni non ha mai rilasciato interviste o parlato con i giornalisti. Un racconto doloroso ed intimo che ripercorre anche la storia della città.
«Ricordo con molta chiarezza – aggiunge Brigida Gallinaro, presidente dell’Associazione 50&Più Genova – il fatto di cronaca nera di cui è stata vittima la povera Milena Sutter. Ricordo la paura che ha scosso Genova e l’Italia intera. In questa circostanza mi piace sottolineare l’importanza del lavoro dei giornalisti, che con i loro articoli e le loro inchieste ci informano offrendo un aiuto indispensabile a sviluppare pensieri autonomi e consapevoli, cioè ci mettono in condizione di praticare uno dei principi che sono alla base della democrazia: la libertà di scelta».
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