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Fiordaliso sul palco di Italia In...Canto

Fiordaliso. “Non voglio mica la luna” a Italia In…Canto

17 Settembre 2021

L’ultimo semifinalista abbandona il palco di Italia In…Canto, le luci si abbassano e si alza la voce di Fiordaliso al Teatro dell’Ethra Reserve di Castellaneta Marina. È ciò che è successo durante la seconda serata di semifinali di Italia In…Canto.

I fari illuminano la scalinata tra il pubblico e Fiordaliso appare, vestita di bianco, mentre intona la sua versione di Sognando. Simpatica ed esplosiva, in pochi minuti conversa con il pubblico, scherza e gioca, ricordando anche le hit italiane degli Anni ’80. Tra Gloria, Gelato al Cioccolato e Mamma Maria, c’è spazio anche per un omaggio all’amica e artista Raffaella Carrà, scomparsa lo scorso luglio.

La prima esibizione

C’è tempo anche per ricordare il suo esordio, la prima volta in cui è salita su un palco. Lo racconta anche quando la intervistiamo: “La mia prima esibizione è stata a 12 anni, in chiesa. Andavo a giocare dal parroco con tutti i bambini e in quel periodo organizzò un concorso per ragazzini. Mi venne ad ascoltare mio padre, che suonava la batteria in una band, e da quel momento mi iscrisse a un concorso dietro l’altro. Si chiamava “La mascherina d’oro”. Io mi presentai con la canzone “Il bimbo sul leone” di Adriano Celentano e vinsi. Poi, cominciai a cantare con mio padre, feci un ennesimo concorso a Castrocaro. Ho sempre creduto di non essere fortunata e invece, bisogna sempre provarci”.

Intraprendente anche da adulta

“Spesso non ho voglia di intraprendere nuove strade”, racconta. “Poi ci penso e mi dico: se rimango a casa, sicuramente non potrà accadere nulla. Né di bello né di brutto. Allora bisogna azzardare. Anche per trovare un nuovo compagno, un nuovo lavoro. Bisogna uscire e fare”. Perché è proprio quando si “fa” che emergono le emozioni vere, quelle trasmesse anche dai cantanti di Italia In…Canto. “Ciò che mi hanno regalato i partecipanti sono le emozioni”, racconta Fiordaliso, membro della giuria del concorso canoro. “Chi si lascia andare, riesce a non pensare a chi c’è davanti e racconta solo ciò che sta cantando: ti fa sentire la magia. La magia sta nel riuscire a creare un legame con il pubblico, a trasportarlo là dove vuoi andare tu”.