“Non è mai troppo tardi per iniziare”: un motto calzante per Elide Losso, brillante 97enne, star del palcoscenico di 50&Più.
Per tutta la vita Elide Losso si è dedicata ad altro. Prima gli studi magistrali a Paola, in Calabria, dove si era trasferita con i genitori (padre calabrese, madre toscana) lasciando la sua città natale, Napoli. Poi l’insegnamento e il “colpo di fulmine” con l’uomo della sua vita, il matrimonio nel 1950, il trasferimento a Lucca, i figli, i nipoti. Infine, inaspettato, l’incontro con la Gioiosa Compagnia della 50&Più lucchese diretta da Massimo Dal Poggetto che le fa scoprire la magia del palco. Una passione che non l’ha più abbandonata.
L’incontro con la 50&Più di Lucca
Elide sul palcoscenico si diverte moltissimo. “Ho iniziato a calcare le scene alla morte di mio marito. Era il 2009 ed i miei figli, sempre vicini ma ormai sposati, mi hanno convinto ad uscire per incontrare altra gente. Ho conosciuto persone affabili alla 50&Più di Lucca dove, dopo aver inizialmente frequentato il corso di spagnolo, è scoccata la scintilla per il teatro”. Recitare la affascina fin da subito, non solo perché nella compagnia ritrova un ambiente familiare, ma anche per l’affinità tra il nuovo hobby e il suo ex lavoro di insegnante.
Vivere è una recita nel teatro dell’assurdo
Eclettica, si è divertita a interpretare i ruoli più diversi: è stata una fata (“Fata Pisello in Sogno di una notte di mezza estate”, racconta ridendo), una baronessa e più volte una cameriera, come nella sua ultima rappresentazione, Il tacchino di Georges Feydeau. La sua performance preferita? Non ha dubbi, quella impersonata nel capolavoro del drammaturgo Eugène Jonesco, La cantatrice calva. Perché la vita, a volte, è una ridicola assurdità, che si può trovare indifferentemente tragica o comica. Chi può saperlo meglio di un’aspirante centenaria?
“Essere Elide”
Classe 1926, tre figli, quattro nipoti e due “bisnipotini” che non la lasciano mai sola. Quando le si domanda il segreto della longevità sorride disarmante. Non segue nessuna dieta, anzi mangia solo quello che le va, con una passione, ci tiene a sottolineare, per la cucina calabrese. Infatti, ama cucinare: “Quando si ferma a pranzo mio figlio mi dice che sembra di essere a Natale”. Fino a qualche anno fa aveva l’abitudine di percorrere a piedi gli oltre 4 km che compongono il giro delle mura di Lucca. Dopo un incidente alla caviglia ha ridotto le uscite, ma senza rinunciarvi del tutto, grazie anche alla compagnia del suo fidato “bastoncino” da passeggio. Ma ciò di cui non può fare a meno è l’esercizio mentale. “Cerco di tenere sempre in moto la testa, leggo molto, sono appassionata di cruciverba e mi tengo sempre aggiornata anche con la televisione”.
Diventare leggenda
Quando le chiediamo se è consapevole di essere divenuta un’icona di quell’invecchiamento attivo e in salute di cui oggi tanto si parla, la sua risponde è ironica. “Appena salgo sul palco parte spontaneo un lungo applauso. Non vorrei che lo facessero più per l’età che per la mia bravura”. Chi l’ha vista recitare è invece convinto del suo talento e ai suo fan non resta che augurarle con tutto il cuore di battere il record dell’attrice Jeanne Louise Calment. L’artista francese che quando salì sul set del film “Vincent ed io” aveva 114 anni, divenendo così l’attrice più vecchia del mondo.