Come ha cambiato il Covid-19 la nostra alimentazione? Il confinamento in casa può aver inciso anche sulle abitudini alimentari? Un tema che la 50&Più provinciale di Milano ha voluto approfondire con una doppia diretta su Facebook e YouTube. L’incontro, introdotto dalla vice presidente vicario Maria Antonia Rossini e condotto da Benedetta Borsani, è stato tenuto dalla dottoressa Carla Lertola, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e Dietetica. Un intenso confronto che ha affrontato i diversi aspetti riguardanti l’alimentazione. Si è fatta chiarezza sul significato della parola “dieta”, sull’importanza della qualità degli alimenti da servire e sulla strategia da adottare nel fare prima la lista e poi la spesa. «Per dieta, in generale, si intende l’osservare un sano stile di vita basato su un’alimentazione equilibrata, una regolare attività fisica e niente fumo – spiega la dottoressa -. La sfida di oggi, in piena pandemia, è riuscire a mangiare bene avendo cura di sé, nel rispetto delle restrizioni imposte, ottimizzando i tempi per fare la spesa, rapidamente e correttamente, acquisendo via via una maggiore consapevolezza sull’importanza di una buona alimentazione e far sì che diventi un’abitudine per la vita. Sebbene sembri un paradosso, il Covid ci dà un’occasione unica per prenderci cura di noi proprio perché ha rallentato il tempo trasformando le nostre abitudini.
Approfittiamo allora di questa situazione obbligata per curare la nostra alimentazione». Perché, sebbene non esista una dieta anti-Covid, è anche vero che, in caso di contrazione del virus, determinate situazioni possono aggravarne il quadro. Infatti: «L’obesità, specie nella circonferenza addominale, potrebbe non solo inficiarne la cura, ma persino aggravare il decorso della malattia perché coinvolge l’apparato respiratorio. L’adipe è un tessuto che, infiammato, aggrava qualunque malattia infettiva e, quando investe la circonferenza addominale, potrebbe facilmente causare crisi respiratorie o apnea. Quindi, poiché ormai è chiaro che il virus si palesa con polmonite interstiziale, ossia una diffusione a tappeto in tutto il polmone, si possono facilmente comprenderne le implicazioni».
La dottoressa ha spiegato quanto sia importante imparare a convivere con questo nuovo virus, esortando a prendersi cura di sé e non abbruttirsi in casa: fare cioè tutto quello che psicologicamente ci fa sentire meglio. Il concetto di base è semplice: dedicare tempo a noi stessi, a partire dal cibo. E non potevano certo mancare alcuni consigli da seguire con fantasia, consapevolezza e organizzazione. In cucina si può trarre ispirazione dai grandi chef e poi rielaborare le ricette a nostro piacere.
La consapevolezza, invece, nasce dalla conoscenza. Crediamo di sapere tutto sull’alimentazione – per esempio, tra mela e banana tutti pensano che la prima abbia meno calorie della seconda, ma non è così -. Ecco allora l’importanza di accettare l’aiuto di un esperto che ci consigli e ci segua nel cambiamento, anche del nostro corpo. Infine l’organizzazione, che deve essere assoluta: si inizia dalla spesa, che va ben strutturata e fatta per bene, per passare poi all’organizzazione di frigorifero e pasti. Infine, c’è un’altra “alimentazione” di cui è necessario occuparsi per rendere questa situazione un po’ più tollerabile, grazie anche ai nuovi mezzi digitali: i nostri affetti e le nostre amicizie. In fondo abbiamo tutti le stesse difficoltà e stando uniti può essere più facile affrontarle.
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